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    Coppa Italia 1972, Edera Trapani-Reyer Venezia

    Dovendo identificare un punto di partenza cronologico, da cui iniziare a parlare della storia del cesto di Trapani con la Coppa Italia, non possiamo che scegliere il 21 maggio 1972. Era una domenica mattina assolata, e la nostra città era divisa, nella pallacanestro, dalla passione per due squadre: Edera Trapani (era una formazione costola del Partito Repubblicano, infatti il colore sociale era il verde) e Rosmini Erice (la compagine dell’oratorio di San Giuseppe, in via Marconi). Quando si ritrovavano nello stesso campionato, i derby erano accesissimi: in realtà, questi scontri “fratricidi” godevano di gran seguito anche a livello di settore giovanile.
    Bene, nel 1972, la formula della Coppa Italia consentì all’Edera (che disputava la serie C) di ricevere la visita della Reyer Splugen Venezia, formazione prestigiosa del massimo campionato (lo è ancora ancora oggi). Siccome l’angusta palestra “Dante Alighieri” non avrebbe potuto contenere gli spettatori desiderosi di partecipare all’evento, si scelse di giocare la partita alla Villa Margherita.
    Tranne l’immediata potatura degli alberi, necessaria per evitare che il pallone s’impigliasse in qualche ramo, tutto il resto lo fecero i giocatori. Trasportarono le transenne per il pubblico (mille presenti), il tavolo con le palette dei falli e il cronometro, le panchine e l’acqua da bere. I bimbi tifavano sbattendo due coperchi delle pentole (presi dalla cucina di casa) e il biglietto costava 500 lire. Finì 102-60 per i veneti e il miglior marcatore per l’Edera fu, inatteso, Ignazio Voi, dotato di un tiro a canestro con una gran parabola, capace di eludere i giganti veneziani.
    Ecco i magnifici dieci della squadra trapanese di quel mitico incontro: Giuseppe Vento (giocatore-allenatore), Roald “Lilly” Vento, Gaspare Bonafede, Giovanni Crimi, Salvatore “Cecé” Castelli, Nino Fodale, Leonardo Magaddino. Andrea Magaddino, Salvatore Miceli, Ignazio Voi.
    Che tempi, ragazzi!Era una domenica mattina assolata, e la nostra città era divisa, nella pallacanestro, dalla passione per due squadre: Edera Trapani (era una formazione costola del Partito Repubblicano, infatti il colore sociale era il verde) e Rosmini Erice (la compagine dell’oratorio di San Giuseppe, in via Marconi). Quando si ritrovavano nello stesso campionato, i derby erano accesissimi: in realtà, questi scontri “fratricidi” godevano di gran seguito anche a livello di settore giovanile.
    Bene, nel 1972, la formula della Coppa Italia consentì all’Edera (che disputava la serie C) di ricevere la visita della Reyer Splugen Venezia, formazione prestigiosa del massimo campionato (lo è ancora ancora oggi). Siccome l’angusta palestra “Dante Alighieri” non avrebbe potuto contenere gli spettatori desiderosi di partecipare all’evento, si scelse di giocare la partita alla Villa Margherita.
    Tranne l’immediata potatura degli alberi, necessaria per evitare che il pallone s’impigliasse in qualche ramo, tutto il resto lo fecero i giocatori. Trasportarono le transenne per il pubblico (mille presenti), il tavolo con le palette dei falli e il cronometro, le panchine e l’acqua da bere. I bimbi tifavano sbattendo due coperchi delle pentole (presi dalla cucina di casa) e il biglietto costava 500 lire. Finì 102-60 per i veneti e il miglior marcatore per l’Edera fu, inatteso, Ignazio Voi, dotato di un tiro a canestro con una gran parabola, capace di eludere i giganti veneziani.
    Ecco i magnifici dieci della squadra trapanese di quel mitico incontro: Giuseppe Vento (giocatore-allenatore), Roald “Lilly” Vento, Gaspare Bonafede, Giovanni Crimi, Salvatore “Cecé” Castelli, Nino Fodale, Leonardo Magaddino. Andrea Magaddino, Salvatore Miceli, Ignazio Voi.
    Che tempi, ragazzi!

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    Fonte: Ufficio Stampa Trapani Shark

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