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    Punti di Vista #1: Si chiude la regular season in Serie A

    Carissimi lettori,

    benvenuti su questa nuova rubrica nella quale cercheremo di analizzare il campionato italiano di A1 in tutte le sue sfaccettature. Abbiamo deciso di chiamarla “Punti di Vista”, perché cercheremo di dare uno o piú punti di vista onesti, critici e leali, ponendo spunti di riflessioni sul miglioramento del mondo della palla a spicchi.

    Finisce la regular season: Treviso festeggia

    Ieri la regular season ha emesso il secondo importante verdetto: la vittoria di Treviso contro Venezia ha automaticamente sancito la retrocessione di Pesaro in A2. Dopo Brindisi quindi, anche Pesaro dopo una lunga rincorsa, non riesce nell’impresa di riuscire a confermare la categoria per il 18esimo anno consecutivo. Chi invece festeggia una salvezza che, dopo un inizio terrificante (0-9), sembrava insperata è Treviso. La Nutribullet è riuscita abilmente a reggere la pressione facendo quadrato intorno a coach Vitucci. I nuovi innesti di Olisevicious e Robinson (al post di Young e Booker) hanno di fatto cambiato l’inerzia della stagione.

    Definiti i playoff: Bologna non perde e si prende la testa

    Alla fine della 30esima giornata diventa chiaro anche il tabellone playoff. Nei quarti Bologna (classificatasi prima con 44 pt) se la vedrà con Tortona (ottava con 28 pt); Milano (seconda con 44 pt) ritrova Trento (settima con 30 pt) come nei quarti di Coppa Italia; Brescia (terza con 42 pt) incontrerá la “matricola terribile” Pistoia (sesta con 30 pt); Venezia (quarta con 38 pt) sfiderà Reggio Emilia (quinta con 32 pt). ]

    Quest’anno novità sulla formula. Infatti le squadre si scontreranno a partire dai quarti fino ad arrivare in finale, sempre al meglio delle 5 gare. Potrebbe risultare decisivo quindi, difendere il fattore campo perché con serie più corte ci saranno meno opportunità di recupero rispetto allo scorso anno quando si giocava al meglio delle 7 partite.

    Le escluse dal “ballo di fine anno”

    Certamente Napoli dopo la straordinaria vittoria della Coppa Italia, lasciava presagire ad una seconda parte di stagione in crescendo. Vittoria legittima e meritata sul campo sconfiggendo in sequenza con Brescia, Reggio Emilia e in finale con Milano, ma inaspettata alla vigilia della manifestazione visto che la formazione di Milicic non partiva certamente con i favori del pronostico. Non solo la vittoria della coppa nazionale ma anche i concetti di gioco espressi (di altissima qualità) fino a febbraio avevano acceso i riflettori sulla squadra partenopea. Ma poi, come spesso accade in questi casi, alzare la Coppa ha destabilizzato ambiente e squadra, per cui il traguardo raggiunto rappresentando il punto più alto in termini di risultati di squadra, ha determinato un calo motivazionale normale e quindi quasi inevitabile che ha portato a perdere quella ferocia agonistica mostrata fino a quel momento. 

    Dinamiche diverse hanno invece coinvolto Sassari. Gli infortuni (quello di Bendzius su tutti) hanno evidentemente inciso sulle prestazioni della squadra. Da registrare poi il cambio di allenatore (Markovic al posto di Piero Bucchi), scossa che ha cercato di dare nuova linfa ed energia al progetto del presidente Sardara. 

    Resta fuori anche Scafati. Infatti, a nulla é servito il cambio di ritmo portato dall’arrivo di Matteo Boniciolli in panchina. La difficoltá di continuo rendimento, l’infortunio di Alessandro Gentile non hanno dato i risultati sperati rendendo dolce-amaro il finale di stagione con pero’ una salvezza acquisita. Anche Cremona non raggiunge la post-season, ma la squadra di Cavina raggiunge la salvezza con tranquillità rendendo quindi la stagione molto soddisfacente. Infine Varese, stagione di difficile interpretazione, probabilmente con un roster dalle caratteristiche non ideali per esprimere il tipo di pallacanestro che credevano fosse la chiave per replicare la stagione dello scorso anno. L’aggiunta nell’ultima parte di stagione di Mannion ha decisamente cambiato volto alla squadra varesina ma non è bastato per recuperare il tempo perso in precedenza.

    Lotta scudetto ed allenatori

    La lotta allo scudetto si prospetta molto interessante con play off molto avvincenti e combattuti. Le prime quattro sembrano un pelino avanti, ma le sorprese sono sempre in agguato. Approcciare bene la serie con una vittoria, potrebbe davvero risultare molto importante. Sei allenatori italiani e 2 stranieri sarà una sfida nella sfida. Banchi, Messina, Magro, Brienza, Galbiati e De Raffaele da una parte, Spahja e Priftis dall’altra. Tanta esperienza e cultura di gioco differenti che determinano stili di gioco diversi laddove alcuni prediligono un basket molto equilibrato, qualche altro un gioco più veloce, altre difese più fisiche e chi invece crede molto nel tatticismo. Vedremo chi avrà la meglio gestendo al meglio il roster e il talento a sua disposizione.

    D’accordo con me o no é sempre una questione di Punti di Vista. 

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