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    Punti di Vista #5: Tortona fa il miracolo, Reggio spreca, Milano si conferma.

    Tortona fa il miracolo, Bologna si gioca tutto a gara 5. 

    Tortona porta la Virtus a gara 5. La squadra di De Raffaele continua a crescere nell’arco di questa serie soprattutto in difesa. In gara 4 macina possessi difensivi con grande continuità per tutto l’arco della partita, mentre in attacco riesce a fare 15/28 da 3 punti (53,6%) con Baldasso e Candi sugli scudi capaci di produrre 7/12 dall’arco. Tatticamente i cambi difensivi hanno caratterizzato le strategie di entrambe le squadre, con la Bertram che riesce a beneficiarne maggiormente riuscendo a limitare Belinelli, punto di riferimento della squadra bolognese. Entrambi gli allenatori scelgono, non solo di utilizzare molto le rispettive panchine, ma anche di abbassare i quintetti usando entrambi delle “small line up” per cercare in attacco di aprire il campo più possibile. Da una parte Weems e Strautins si sono alternati da numeri  4, dall’altra parte l’ottimo Abbass (21pt, 4/6 da 3pt, 5/5 ai liberi e 27 di valutazione) é stato il prescelto per giocare a specchio nella medesima posizione. La Virtus ci prova ma non riesce a completare il recupero nel quarto quarto. A 37’, con parziale aperto di 12-0, Bologna lascia nelle mani di Candi un rimbalzo d’attacco dal quale scaturisce la bomba di Baldasso del 78-71: probabilmente il tiro che decide la partita. Per i felsinei adesso è un affare serio, una qualificazione racchiusa in una sola gara, può succedere di tutto, anche se l’esperienza del roster a disposizione di Luca Banchi fa sì che Bologna resti la favorita per accedere alle semifinali.

    Reggio Emilia occasione sprecata, ora si gioca tutto in laguna.

    Reggio Emilia spreca una ghiotta opportunità di chiudere la pratica in casa e adesso la serie torna in Veneto per l’ultimo atto di questo quarto di finale. Boscia Tanjevic diceva “culo mangia pigiama”, ed in effetti questo è quello che hanno mostrato la UnaHotels e l’Umana Venezia in diversi momenti della partita. All’inizio approccio timoroso da parte reggiana, nel finale Venezia sbanda gestendo male rimesse e sbagliando diversi tiri liberi che avrebbero messo in ghiaccio la partita molto prima. Queste sono chiare manifestazioni di quando si è consapevoli della posta in palio e non si ha tanta dimestichezza nel gestire momenti di alta pressione.  Nel complesso, peró, ha la meglio Venezia, che riesce a conquistarsi la bella in casa. Buona distribuzione dei punti sulla sponda emiliana, con 5 giocatori in doppia cifra, ma nessuno veramente decisivo. Ottime prestazioni per il giovane Faye (20pt, con 8/9 da 2pt conditi da 8 rimbalzi) e Michele Vitali (15pt con 4/5 da 3pt). In gara 4, non sono riusciti ad incidere i protagonisti di gara 1: Galloway e Smith. La Reyer trova Tucker in gran serata capace di mettere a segno 24pt, con 4/5 da 3pt e 11 rimbalzi; Wiltjer si conferma fondamentale (17pt con 5/9 dall’arco); Aamir Simms é chirurgico con 14pt tirando con 3/3 da 2pt e 2/3 da 3pt; De Nicolao (10pt e 6 falli subiti) decisivo con una tripla e un lay up nel finale di gara. In vista di gara 5 ci sará un gran lavoro per gli allenatori: Priftis ha da tenere su il morale della truppa dopo l’opportunità persa in casa; viceversa Spahija lavorerà per alimentare ulteriori convinzioni nei suoi giocatori per vincere gara 5 di fronte al pubblico amico.

    Milano non trema ed arriva in finale. 

    Milano conquista le semifinali, regola Trento con un 3-1 abbastanza netto, nonostante il passo falso in gara 1. L’EA7 comincia gara 4 cercando di legittimare il suo talento, accettando il modo di giocare dei padroni di casa: non funziona. Infatti, i primi 10’ si chiudono con un eloquente 22-21 a favore di Trento. Ma, come in gara 3,  la musica cambia quando con insistenza le scarpette rosse cercano i lunghi nel pitturato. Questo provoca un abbassamento dei ritmi che mette l’Olimpia nella condizione di controllare “il pace” (ritmo ndr.)  della partita a cominciare dal secondo quarto. La Dolomiti Energia non corre più e subisce a rimbalzo. Per i milanesi resta solamente “difendere l’uno contro uno” degli esterni avversari. La partita si rompe nei due quarti centrali con un parziale netto per gli uomini di Messina di 21-45. Il resto è garbage time. Troppo povero il gioco dei trentini per impensierire Milano. Galbiati nella serie non riesce a trovare alternative tattiche né difensive, per arginare i “quintettoni” milanesi vicino a canestro, né offensive per attaccare i cambi difensivi proposti dallo staff tecnico milanese in maniera diversa dai prevedibili uno contro uno dei suoi esterni. L’Olimpia chiude con 12 giocatori che vanno a segno e tirando con il 73% da 2pt e vola in semifinale. Per la Dolomiti Energia, Baldwin e Alviti gli ultimi ad ammainare la bandiera chiudendo entrambi con 15pt a testa e tirando con un complessivo 6/13 dall’arco. 

    Quindi prima Semifinale stabilita, Milano e Brescia si scontreranno per accedere in Finale. Per l’altra parte del tabellone bisognerà aspettare l’esito delle due gare 5.

    Saranno partite estremamente interessanti ed imprevedibili, dove tutti daranno il massimo per alzare il livello competitivo e continuare a sognare. 

    D’accordo con me o no é sempre una questione di Punti di Vista. 

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