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    Olimpia@School Player’s Day: le tappe presso gli istituti Piero Bottoni, Donatelli Pascal e Breda

    Tappe conclusive  dei “Player’s Day” per gli istituti partecipanti al progetto Olimpia@School prima dell’ultimo Match Day e della giornata finale Olimpia Dì.

    Appuntamenti in cui gli studenti hanno l’occasione unica di incontrare di persona i giocatori dell’Olimpia Milano nel contesto di quello che è un evento di marketing da loro organizzato. Questa volta è stato il turno degli istituti Piero Bottoni e Donatelli Pascal di Milano, e Breda di Sesto San Giovanni; che rispettivamente hanno avuto l’onore di accogliere Maodo Lo, Pippo Ricci e Diego Flaccadori.

    Ecco come, rispettivamente i tre istituti, hanno raccontato la loro esperienza.

    LICEO SCIENTIFICO BOTTONI: “Maodo Lô in visita al Liceo Bottoni”

    Nella mattinata del 6 marzo 2024 il liceo scientifico Bottoni di Milano si tinge di bianco e di rosso per accogliere il trentunenne Maodo Lô, playmaker tedesco dell’Olimpia Milano.

    Ad attenderlo sono i cartelloni di benvenuto e la classe 4ª E del liceo, che ha l’onore di partecipare al progetto Olimpia at school.

    Assieme ai ragazzi di 4ª E, altre classi della scuola coinvolte nel progetto accompagnano tra gli applausi il giocatore verso l’auditorium, dove si tiene la conferenza stampa.

    Come in una vera intervista sportiva Maodo risponde alle domande poste sapientemente dagli studenti in aula, che non si lasciano vincere dall’emozione di avere di fronte un campione.

    Neanche la lingua sembra essere un problema: i ragazzi comunicano senza troppe difficoltà in inglese grazie anche all’aiuto di uno studente che ricopre il ruolo di interprete.

    Lasciate le vesti di giornalisti, i liceali indossano le canotte da giocatori per cimentarsi in sfide di tiro e palleggio assieme al campione del mondo.

    L’impegno mostrato nel gioco dalla classe non risulta da meno dell’indiscussa abilità del cestista e al momento dello scontro decisivo di “Fulmine” a cantar vittoria è proprio uno degli studenti.

    Ma come già si sa quando ci si diverte il tempo sembra passare più velocemente e  infatti poco dopo la classe è costretta a salutare il giovane ospite.

    Non prima, però, di aver scattato un selfie tutti insieme come una vera grande squadra.

    LICEO SCIENTIFICO DONATELLI PASCAL: “Una giornata con Pippo Ricci”

    Entrata trionfante nella palestra del Liceo scientifico Donatelli alle ore 8.30 di mercoledì 6 marzo del mitico Giampaolo Ricci conosciuto da tutti come Pippo, accompagnato da Tigro, la mascotte della nostra scuola, e acclamato dagli applausi dei ragazzi.

    Pippo Ricci è un noto cestista italiano di 32 anni che attualmente gioca nella famosa squadra di Milano: Olimpia Milano con il ruolo di ala grande.

    Una volta presa confidenza con i ragazzi della scuola è iniziata una piccola conferenza, nella quale sono state poste delle domande a Pippo

    Come mai ti chiamano tutti “Pippo”?

    “Mi chiamano così da quando avevo 16 anni e giocavo nella Stella Azzurra di Roma. Visto che il mio personaggio preferito dei cartoni animati era Pippo e il mio allenatore decise di chiamarmi così.”

    Sei scaramantico? Perché indossi la maglia n. 17?

    “Come rito, il giorno della partita mangio a pranzo riso e pollo con contorno di zucchine e melanzane, e per merenda pane integrale tostato. Inoltre, faccio riscaldamento con determinati scaldamuscoli. Ho sempre giocato con il numero 8 in onore del mio compagno di stanza che è morto, una volta arrivato all’Olimpia il numero 8 era già occupato e quindi ho scelto il numero 17, in quanto 1+7 fa 8 e anche perché era il numero con il quale mia sorella giocava a pallavolo.”

    Come è stato vivere lontano dalla famiglia a 16 anni?

    “Partire a 16 anni da casa è stata tosta, a quell’età non avevo idea di ciò che mi sarebbe successo. All’inizio non mi sentivo adatto, ma quando indossai la maglietta con scritto “No scuse” le cose cambiarono. Ero spinto anche dal fatto che nessuno credeva in me e così sono riuscito a raggiungere i miei obbiettivi. Da lì, a 16 anni, andai a giocare nella Stella Azzurra a Roma. Sono stato per tre anni a Roma e qui ho dovuto fare tantissimi sacrifici. Però mi sono divertito molto nonostante le restrizioni e da qui è partita la mia carriera a soli 19 anni.”

    Ti sei laureato in matematica un anno fa, che consiglio daresti ai giovani per organizzarti tra studio e sport?

    Fare tutto è indubbiamente difficile ma è fattibile, basta volerlo veramente . Bisogna saper rinunciare ad alcune cose, fare sacrifici e sapersi organizzare, ma ne vale la pena

    Dopo la conferenza abbiamo ritagliato una mezz’oretta per fare dei giochi con Pippo come i tiri a canestro o sfide di palleggio eccetera.

    La giornata si è conclusa con un piccolo momento nel quale era possibile fare foto e autografi con Giampaolo Ricci sia per i componenti della classe partecipante al progetto ma anche per gli alunni presenti in palestra. Successivamente i ragazzi della 4M (la classe del progetto) hanno scambiato due parole con Pippo davanti ad un piccolo rinfresco.

    LICEO SCIENTIFICO BREDA: “Diego Flaccadori alle OSDB”

    Diego Flaccadori, il talentuoso giocatore dell’Olimpia Milano, ha dimostrato di essere non solo un atleta di alto livello, ma anche una persona che si dedica alla comunità e ai giovani fan.

    Giovedì 7 marzo, ha fatto visita alla scuola dei Salesiani di Sesto, dove è stato accolto con entusiasmo da studenti e insegnanti. L’evento è stato organizzato dalla 4AS, classe del quarto anno del liceo scientifico tradizionale.

    Durante la sua visita, Flaccadori non si è limitato a essere presente fisicamente, ma ha interagito attivamente con gli studenti partecipando a un’intervista preparata appositamente dai ragazzi e giocando con loro nelle attività organizzate allo staff dell’Olimpia.

    L’entusiasmo mostrato da Flaccadori durante l’incontro con i giovani dimostra il suo impegno nel promuovere valori come lo sport, la determinazione e il rispetto.

    La sua presenza ha sicuramente lasciato un’impronta positiva all’Istituto dei Salesiani di Sesto e ha ispirato i ragazzi a perseguire i propri sogni con passione e impegno. In un mondo in cui i modelli positivi sono fondamentali per la crescita dei giovani, Diego Flaccadori si è distinto come un esempio di professionalità, umiltà e generosità. La sua visita alle Opere Sociali Don Bosco verrà sicuramente ricordata come un momento speciale di condivisione e ispirazione.

    Diego ha raccontato ai ragazzi il suo percorso di crescita sia come persona sia come cestista. Fin da piccolo la sua famiglia, specialmente il nonno, che lo ha introdotto al mondo della pallacanestro, ha incoraggiato una possibile carriera professionistica, sebbene lui al tempo non si vedesse adatto. L’esordio a Treviglio, l’esperienza a Trento e poi un cambiamento significativo: il passaggio al Bayern Monaco nel 2019, con cui si è laureato campione di Germania nella stagione 2020-2021.

    Parlando di tutte le difficoltà che ci sono nell’affrontare un periodo all’estero per un giovane, anche studente, Diego ha sottolineato la sua crucialità nella crescita personale: «Se hai un momento di difficoltà, devi essere te da solo ad uscirne». L’insegnamento più importante che segnerà per sempre i ragazzi è l’approccio che Diego ha rivelato di aver sviluppato nel tempo nei confronti delle sconfitte: «Ci mettevo 2-3 giorni a cancellarla, eliminarla e tornare al palazzetto a ricominciare ad allenarmi e a pensare alla partita dopo. Più vai avanti, più ti rendi conto che non hai questo tempo».

    L’articolo Olimpia@School Player’s Day: le tappe presso gli istituti Piero Bottoni, Donatelli Pascal e Breda proviene da Pallacanestro Olimpia Milano.

    Fonte: Ufficio Stampa Olimpia Milano

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