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    L’Olimpia precipita a meno 17, poi la rimonta è vana, perde 78-72

    La Reyer spacca la partita nel terzo quarto in cui l’Olimpia tra errori, cattive difese, problemi di falli gioca senza abbastanza energia e finisce per precipitare fino a meno 17. Da quel momento in avanti, tutti i tentativi di rimonta non si concretizzano, per poca lucidità, errori nei tiri liberi, errori al tiro ma soprattutto perché partono da troppo lontano, incluso l’ultimo quando era arrivato a meno quattro, due volte con la palla in mano senza riuscire a segnare. Venezia vince 78-72.

    IL PRIMO TEMPO – La partita corre sui binari dell’equilibrio ma con attacchi superiori alle difese che invece partono contratte e poco efficaci. L’Olimpia ha tanto da Stefano Tonut, in quintetto, che segna due volte al ferro e poi anche con una tripla. L’Olimpia va avanti sul 15-12, poi incassa la tripla di Heidegger e va sotto. Replica, con una tripla di Voigtmann, ma finisce male il primo periodo perché Kyle Witjer due volte segna da tre, la seconda allo scadere, per il 6-0 che consegna alla Reyer il 27-21 mentre un problema serio sono i falli dei lunghi. Melli ne ha due dopo pochi possessi, Hines entra al suo posto e ha la stessa difficoltà, poi tocca anche a Mirotic. Il vantaggio di Venezia raggiunge due volte gli otto punti, poi Flaccadori segna da tre, schiaccia in contropiede, sostenuto da un gioco da tre di Voigtmann. L’Olimpia impatta, poi mette la testa avanti con Napier (11 nel primo tempo) in una partita a elastico. Venezia cavalca la carica agonistica di Rayjon Tucker, canestro da tre e due tiri liberi, che riporta avanti i suoi. All’intervallo è 42-40 Venezia.

    Stefano Tonut

    IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia riparte balbettando. La difesa tiene per qualche possesso, ma l’attacco produce solo tiri sul ferro e palle perse. Venezia piazza un parziale agghiacciante di 20-5 e tutti i punti di Milano sono frutto di tiri liberi. Nel cuore del break, Coach Messina cambia anche quattro elementi tutti in una volta, ma non ricava molto. A Kyle Hines fischiano il terzo fallo in difesa e il quarto in attacco. Dopo otto minuti, Shields attaccando il ferro segna il primo canestro della ripresa dell’Olimpia. Non c’è modo di riavvicinarsi. Quando il divario da meno 17 scende a meno 13, l’Olimpia commette un’infrazione di 24 secondi e Brooks la punisce segnando da tre per il 65-49. Lo stesso succede nel quarto periodo. Quando l’Olimpia appare in grado di riaprire la partita o di poterci provare ricucendo fino a meno dieci, Spissu segna al ferro, Brooks da tre, poi anche Spissu da tre e il margine esplode ancora a 16 punti. Mirotic si prende la squadra sulle spalle, riportandola a 11 di distacco, palla in mano, ancora quattro minuti da giocare. Venezia allunga una volta di più. L’Olimpia risponde con un canestro di Napier, una tripla di Mirotic, due tiri liberi di Tonut, poi una tripla di Shields su una palla rubata da rimessa che vale il meno quattro. Due volte l’Olimpia ha la palla in mano nell’ultimo minuto ma arrivano una palla persa e un errore al tiro, così Venezia può proteggere il vantaggio. e chiudere 78-72.

    L’articolo L’Olimpia precipita a meno 17, poi la rimonta è vana, perde 78-72 proviene da Pallacanestro Olimpia Milano.

    Fonte: Ufficio Stampa Olimpia Milano

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