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    La storia: per l’Olimpia è la finale di Coppa Italia numero 12

    La gara di domenica 18 febbraio (palla a due alle 17:45) a Torino rappresenta la finale numero 12 nella storia dell’Olimpia in Coppa Italia. La prima risale al 1970, a Roma, ma fu una sconfitta 74-66 contro l’Ignis Varese che in quella stagione vinse tutto. Il Simmenthal invece finì secondo in campionato e fu appunto finalista in Coppa Italia dopo aver sconfitto in semifinale la Fides Napoli. La seconda finale, ovvero la prima vittoria, risale a due anni dopo, nello storico 1972 in cui vinse scudetto, Coppa delle Coppe e Coppa Italia. Da rilevare che Varese, battuta sia nello spareggio di Roma che nell’atto conclusivo della Coppa Italia proprio a Torino (81-77), vinse il titolo europeo. Era il Simmenthal di Giulio Iellini, Pino Brumatti, Massimo Masini, Arthur Kenney.

    L’Olimpia tornò a giocare la finale nel 1986 ma occorre ricordare che dal 1975 al 1983 la competizione venne sospesa. Nell’86 fu una gara secca, a Bologna, vinta contro Pesaro, 102-92. Il Coach dell’Olimpia era Dan Peterson. La stagione venne poi completata con la conquista dello scudetto. Un anno dopo andò ancora meglio, perché l’Olimpia vinse anche la Coppa dei Campioni e realizzò il Grande Slam. Anche in quell’occasione la finale si disputò a Bologna e fu vinta contro la Scavolini Pesaro, 95-93.

    Arthur Kenney fu protagonista della finale vinta nel 1972 contro l’Ignis Varese di Dino Meneghin (alle spalle)

    Nel 1990 si tornò alla formula delle Final Four (era stato così sia nel 1970 che nel 1972) e nel 1991 arrivò ancora a Bologna la quinta apparizione in finale contro Verona. La squadra scaligera nella quale giocava un ex letale, Russ Schoene (aveva vinto il trofeo nel 1986 con Milano), vinse 97-85. L’allenatore avversario era Alberto Bucci. Proprio oggi Ettore Messina, che fu suo assistente a Bologna, l’ha superato per numero di gare di Coppa Italia vinte in carriera.

    La sesta finale, nel 1996, si giocò al Forum e venne vendicata la sconfitta del 1991 perché in finale fu affrontata proprio Verona anche se le formazioni erano molto diverse. L’Olimpia si impose 90-72. In quel momento si eleggeva ufficialmente l’MVP della competizione. Fu nominato Rolando Blackman, la guardia di origini panamensi che poi avrebbe guidato la squadra di Bogdan Tanjevic al successo anche in campionato.

    Le ultime cinque finali (domenica ci sarà la sesta) sono tutte nell’era Armani. Nel 2015 a Desio, la settima, fu una sconfitta con Sassari 101-94. L’anno dopo, al Forum, arrivò la quinta vittoria, contro Avellino 82-76 (MVP: Rakim Sanders); nel 2017 a Rimini venne vendicata la sconfitta di Desio con il successo in finale su Sassari (MVP: Ricky Hickman), 84-74. Gli ultimi due successi risalgono al 2021 a Milano contro Pesaro, 87-59 (MVP: Gigi Datome) e al 2022 a Pesaro contro Tortona 78-62 (MVP: Malcolm Delaney).

    Il bilancio parla quindi di 11 finali di cui otto vinte e tre perse. Mai l’Olimpia ha giocato una finale contro Napoli anche se Napoli con società differenti rispetto a quella attuale di Coppe Italia ne ha vinte due (1968 e 2006) e la finale l’ha raggiunta quattro volte (1969 e 1971).

    Rakim Sanders nel corso della finale di Coppa Italia del 2017 a Rimini contro Sassari

    L’articolo La storia: per l’Olimpia è la finale di Coppa Italia numero 12 proviene da Pallacanestro Olimpia Milano.

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